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Il paesaggio delle isole, percorso dalle linee orizzontali degli antichi terrazzamenti, è oggi ampiamente dominato dalla macchia mediterranea; ma dietro questo termine, alle Eolie, si cela un’infinità di variazioni, rappresentate dalle distese di ginestra che ammantano le pendici del cratere di Vulcano, dalla foresta di castagni che ricopre la sommità di Salina, dal rosso acceso delle euforbie sulle falesie di Stromboli e Filicudi, dai mirti e dagli olivastri sparsi lungo i pendii di Panarea, dalle eriche e dai corbezzoli che crescono nel cuore di Lipari. Se per descriverne la varietà non sarebbero suf cienti intere pagine, per scoprirla basta percorrere le decine e decine di sentieri che si snodano lungo colline, vulcani attivi e spenti, pendii costieri, affacciandosi su antichi borghi contadini, dominando vallate aperte alla brezza marina, regalando l’emozione di esplorare la natura, vera essenza dell’arcipelago. Sulle scogliere tornano ogni estate a nidificare i falchi della regina, mentre in primavera e in autunno centinaia di specie di uccelli incrociano le loro rotte migratorie con le sette isole; nere lucertole - uniche al mondo – sono custodi del silenzio di scogli e isolotti dove regnano sovrani i gabbiani reali; e una ora ricca di novecento specie, illustrata per i visitatori nell’Erbario Eoliano di Malfa, ne comprende alcune che crescono esclusivamente in questi luoghi, e che impreziosiscono la biodiversità del Parco Nazionale che – a breve – verrà istituito nell’arcipelago. Oggi, intanto, la loro tutela e conservazione sono af date alle cinque aree protette istituite alle Eolie, tra le quali spicca – per anzianità e lungimiranza – la Riserva Naturale Orientata “Le Montagne delle Felci e dei Porri” di Salina.